Liberi di appartenere nell’Europa che cambia

Appunti da un convegno delle suore e dei laici collaboratori di santa Francesca Cabrini

A cura di Alessandro Pirola

Prefazione di Rino Fisichella

Collana:

Con un intervento di Mario Mauro

Duecentocinquanta persone si riuniscono in un albergo a fine giugno del 2007 per quattro giorni. Sono per lo più professionisti impegnati nella conduzione di opere dislocate in diverse città europee. Li accomuna una appartenenza ideale, culturale, economica e giuridica. Sono i collaboratori laici di un istituto religioso femminile: le suore di santa Francesca Cabrini, la cui vita merita di essere conosciuta.

Si incontrano a Fatima, in Portogallo. L’idea dell’incontro nasce qualche mese prima dalla convinzione di alcuni responsabili, laici e suore, che professionalità, competenza, tecnologia e aziendalizzazione sono buoni strumenti se in mano a uomini e donne ragionevoli, cioè capaci di guardare la realtà per la totalità dei suoi fattori: Mistero compreso.

Da lì il desiderio di comprendere meglio cosa sta cambiando e cosa resta uguale nella società in cui siamo: quella europea. Comprendere per continuare ad essere realisti come la tradizione di cui, volenti o no, si è figli. Conoscere la realtà per incidere su di essa, consapevoli della propria piccolezza e irriducibili nel volerla mettere al posto giusto.

Dagli appunti presi prende forma questo libretto: un promemoria per incrementare la coscienza del proprio compito nelle circostanze che mutano, a volte a ritmo incalzante e in forma radicale.

Un quaderno per annotare anche quello che invece non cambia in nessun luogo e in nessun tempo: il senso della realtà, il desiderio indelebile di bene e di bello, il valore della persona.

«Cosa può dire una santa come madre Cabrini al nostro contemporaneo? Madre Cabrini fa sentire in maniera forte ancora oggi la necessità di una fede che sa cogliere il momento di grazia che si vive. Per quanto paradossale possa sembrare, ci dice che dobbiamo fare come lei: essere capaci di cogliere i segni del nostro tempo, leggerli alla luce della Parola di Dio e viverli in modo tale da dare una risposta di senso».
dalla prefazione di Mons. Rino Fisichella


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