Il sorriso delle campane di Nagasaki
A cura di Paola Marenco
Prefazione di Pietro Michiaki Nakamura
Conclusione di Tokusaburo Nagai
Collana: TelemacoIl racconto degli anni vissuti accanto al padre Takashi Nagai dopo il 9 agosto 1945
Dopo il lancio della bomba atomica su Nagasaki che il 9 agosto 1945 uccise 72.000 abitanti, il dottor Nagai ritrova sua moglie carbonizzata in quella che era stata la loro cucina. Inizia per lui una vita straordinaria, sempre più dedicata a far ritrovare agli altri la speranza nel deserto atomico, mentre la leucemia – dovuta alla sua dedizione ai malati come radiologo ben oltre i limiti di sicurezza – già lo consuma inesorabilmente. Al suo fianco, i due figli: la piccola Kayano, all’epoca di quattro anni, e Makoto, dieci anni.
Dal 1945 al 1951, Makoto condivide, fin nell’intimità, la vita del padre malato, lottando con tutte le forze, insieme a lui, contro la malattia. Tale slancio generoso, colmo di amore filiale, gli permetterà di superare il passaggio dell’adolescenza con una semplicità e una freschezza incredibili. Per la sensibilità del suo cuore, entra in comunione con le scoperte spirituali del padre, le fa proprie e ce le fa rivivere in questo racconto attraverso aneddoti commoventi e sorprendenti che riaffiorano dai suoi ricordi di ragazzo all’epoca dell’esplosione atomica.
Nel 1959, otto anni dopo la morte del padre, pubblica Il sorriso delle campane di Nagasaki, in continuità con l’opera più famosa del padre, Le campane di Nagasaki, e del suo sguardo sempre positivo sulla realtà.